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Notturna ed alba in vetta al Corno Grande

  • Fabio Sansone
  • 26 ago 2015
  • Tempo di lettura: 2 min


Soltanto all'idea di salire di notte con la luna piena fa provare delle emozioni e sensazioni che difficilmente si riescono a trasmettere a chi non l'ha mai fatto.

Dopo la prima escursione sul Gran Sasso, toccando la cima di Pizzo Cefalone a 2533 m, un'altra entusiasmante sfida è pronta per essere vissuta.

Ovviamente le previsioni metereologiche non erano delle migliori. Un cielo semi-nuvoloso ci accoglie ai natri di partenza. Armati di lampade ed abbigliamento adeguato, che elencherò successivamente, si parte alla volta dei 3000 m.

Il freddo iniziale si trasforma, passo dopo passo, in un piacevole calore. Ogni tornante viene illuminato dal luccichio delle lampade, che le centinaia di persone presenti avevano sulla propria testa. Veniamo accompagnati per poche ora da una luna piena; dopodichè una tempesta di vento ci costringe a fermarci a poco più di un'ora dalla vetta.

Impensbile di trovarsi così in alto e costretti a scendere di qualche metro per ripararsi da un vento burrascoso. Il nostro rifugio è una piccola conca scavata appositamente per consentire il riparo ed il riposo. A pochi metri di distanza invece, si possono ammirare alcuni ghiacciai perenni.

Il sorgere dell'alba riporta un cielo abbastanza sereno per raggiungere la vetta.

Per accorciare i tempi, c'è la possibilità di scegliere di proseguire attraverso le cosidette "creste", una via abbastanza difficile e particolarmente inadatta per chi soffre di vertigini. Mai guardare sotto e voltarsi se non per aiutare un compagno in difficoltà.

L'ascesa è ripida e molto impegnativa, ma una volta in vetta, e precisamente a quota 2912 m, ogni pensiero è superfluo. L'importante è avercela fatta, nonostante tutte le difficoltà. Il riposo è meritato: c'è il tempo di rifocillarsi, mangiare un boccone, ammirare un panorama unico, firmare il registro di vetta per poi prepararsi alla discesa, ricordando quanto di buono hai fatto per raggiungere tale scopo.

Per una notturna sul Gran Sasso, anche d'estate l'abbigliamento è molto impegnativo:

- Calzini termici lunghi

- Scarponcino da trekking

- Pantalone lungo

- Canottiere termiche (più di una)

- Pile o micro-pile

- Giacca a vento imbottita

- Eventuale k-way per pioggia

- Bastoncini telescopici

- Zaino 30 litri dove mettere un sacco a pelo o una coperta (plaid)

- cibo e bevande

- guanti e cappello

- torce con pile di ricambio

- macchina fotografica



 
 
 

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